Vendita allo scoperto

Scritto il 06/05/2023
da Mattia Besana

La vendita allo scoperto è una strategia per cercare di trarre profitto dai titoli il cui valore è in calo. Consiste nel prendere in prestito titoli per venderli al loro prezzo attuale, per poi comprarli a un prezzo inferiore in un momento successivo, intascando la differenza. Se i prezzi aumentano, si subiscono perdite. Questa strategia è conosciuta anche come "andare corti" o "vendere corto". Nonostante abbia acquisito una cattiva reputazione dopo la crisi finanziaria del 2008, la vendita allo scoperto rimane una pratica diffusa tra i trader.

Viene effettuata attraverso un broker che presta le azioni, le quali vengono vendute al valore attuale, ma non acquistate fino a quando la posizione non viene "chiusa". L'obiettivo è che il prezzo sia sceso entro quel momento, e la differenza tra il prezzo di vendita e il prezzo di acquisto finale costituisca l'utile o la perdita.

Gli investitori potrebbero "andare corti" come parte di una strategia speculativa, prevedendo che il prezzo di un titolo calerà e cercando di approfittare di tale variazione. Tuttavia, questa è una strategia rischiosa, poiché possono subire perdite significative se il prezzo dovesse invece aumentare.

Investitori più avversi al rischio possono utilizzare la vendita allo scoperto come parte di una strategia di copertura, "andando corti" su un titolo per compensare alcuni dei rischi di una posizione lunga. Sebbene credano che il prezzo di un titolo aumenterà, se dovesse diminuire, gli utili dalla loro posizione corta potrebbero mitigare le perdite.

Tuttavia, questa può essere una strategia costosa e non elimina completamente il rischio di base. Per vendere allo scoperto, è necessario avere un conto presso un broker, il che implica solitamente un margine e costi aggiuntivi, come gli interessi da pagare su di esso.