Sai guidare un auto? probabilmente si! La sapevi guidare prima di imparare? Sicuramente no! E’ difficile guidare un auto? Una volta appreso NO! e guidare l’apollo 13 ad atterrare sulla luna? Sicuramente Si!
Vedi, sono sicuro che più del 90% di chi sa guidare un auto non abbia la minima idea di come sia costruita e di quali sistemi la facciano funzionare così bene, eppure guidano con successo! Allo stesso modo sono sicuro che Neil Armstrong conoscesse alla perfezione il funzionamento e i sistemi dell’Apollo 13 che ha guidato fino alla Luna. La cogli la differenza? Lui si che doveva conoscere tutto sulla missione se voleva avere successo in quello che stava facendo.
Ecco, a meno che tu non voglia fare i miliardi ed essere come Warren Buffett (il più grande investitore di sempre) non è necessario conoscere tutto il mondo della finanza, i dettagli e le varianti dei mercati per essere un trader profittevole. Paragonato al guidare un auto, se andassi nella giusta “scuola guida”, ti basterà imparare ad usare il freno, l'acceleratore, il cambio e la frizione per guidare correttamente invece che prendere una laurea in meccanica, fisica ed elettronica.
Allora perché il trading appare, ai più, così complicato e come superare queste complessità?
La prima cosa da fare è prendere coscienza della dimensione di questa parola: Trading. Se ci pensi bene è un argomento vastissimo al pari dello sport, dell’istruzione, della legge o delle medicina. Pensa a Rafa Nadal, c’è una bella differenza per lui tra lo “Sport” ed il “Tennis”, non credi? O per un chirurgo cardiovascolare tra la “medicina generale” ed il “cuore”.
Quindi la seconda cosa da fare è ridimensionare il proprio ruolo. Non dobbiamo pretendere di imparare tutta l’economia e la finanza presente sul pianeta, ci basterà dedicare il giusto tempo ad individuare gli strumenti finanziari che fanno per noi, scartare quelli tossici (perché ce ne sono) e fermarsi su quelli che funzionano meglio.
Il Trading risulta complicato perché è articolato, al pari dello sport, della medicina, della legge, dell’istruzione. Quindi se vogliamo togliere un bel po’ di complicazione dobbiamo “specializzarci” scegliendo pochi strumenti e pochi mercati in cui operare, solo in seguito puoi aggiungere delle complicazioni.
Ma come scegliere e districarsi? Se sei nuovo a questo mondo capirai subito che oltre ad essere articolato, nel nuovo decennio il trading è in overflow di informazioni. Dobbiamo ammettere che il web è pieno di risorse che cercano di spiegare come funzionano i mercati finanziari e che questo complica ancora di più le cose perché è impossibile per un trader alle prime armi navigare con ordine nell’oceano della conoscenza relativa al trading.
C’è così tanto da imparare su questa materia, come sulla medicina, sulla sport e sulla legge che è facile perdersi. Articoli, guide, libri, ma prima di arrivare alle basi del trading rischi di lasciare tantissimo tempo ed energia e nonostante ciò, quando si passa all’azione, questa conoscenza non è sufficiente a guadagnare. Inoltre ci sono innumerevoli modi per analizzare il mercato ed ognuno richiede competenze specifiche.
Inoltre, la mancanza di una formazione istituzionale che funga da guida, agevola alla grande la dispersione di conoscenza e la fuffa che viene raccontata ai neofiti. Se, per la prima volta, una persona sente parlare di trading da qualcuno che usa le opzioni binarie, è probabile che inizierà da questo punto ad approcciare la materia e ben presto scoprirà che sta studiando "la scienza della scommessa" (perché questo è un opzione binaria, testa o croce) e perderà i tuoi soldi come al casinò. Al contrario, non succederà di iscriversi all’università di medicina e finire a fare il chirurgo per sbaglio, in quanto il modello formativo ti guida in modo che tu abbia tempo e modo di valutare, soprattutto con ordine.
Quindi che fare? come risolvere questo problema?
Se non vuoi che il trading sia complicato, in principio devi mettere focus in un solo strumento e un solo mercato. Prima studiare le basi del trading, individuare un esperto che ti dimostri con i risultati che il suo approccio tendenzialmente funziona (meglio se ha delle strategie replicabili, cosa rara ma esistono) e che utilizza strumenti regolamentati e sicuri, poi studiare in modo specifico e ampio quanto ha da offrirti. Solo allora potrai iniziare a operare con soldi finti utilizzando quanto appreso. Una volta che si diventa profittevoli con soldi finti potrai iniziare con i conti reali.
Io sono stato un ragazzo fortunato perché non sono caduto nel tranello del disorientamento, ma devo dire che la fortuna me la sono anche creata da solo. Quando uno sconosciuto mi ha parlato di trading in un parco giochi qui a Las Palmas, ho dapprima valutato la persona che me ne ha parlato, ho in seguito guardato i suoi risultati e mi sono fatto spiegare il suo modo di vedere le cose. Mi sono fidato del suo approccio, ecco perchè dico che mi sono creato la fortuna, mi sono fidato perché condivido molto di quanto mi diceva al punto che ho deciso di acquistare il suo corso in opzioni finanziarie (strumento preciso) che lui utilizzava solo nel mercato americano S&P500 (mercato specifico) con strategie specifiche da lui testate. Oggi quello sconosciuto è il mio mentore ed io sono uno dei suoi migliori studenti dato che ho triplicato il mio capitale nei primi 6 mesi.
Sono fortunato perché sono capitato nelle mani della persona giusta che ha saputo, con il suo corso specifico, fare da guida in un mondo articolato (non complicato). Ho creato la mia fortuna perché io ho messo la mia energia e la mia voglia. Ho smontato l’elefante in piccole parti e l’ho mangiato un po per volta mettendo focus in quanto mi è stato spiegato e ho evitato di disperdere energie ad apprendere cose che mi sono state indicate come “non funzionanti” o “non replicabili”. Ho ereditato la sua conoscenza e non l’ho messa in discussione esattamente come fa il nostro cervello quando apprende degli schemi e dei processi. E’ così che evolviamo come specie!
Pertanto le migliori domande che farei a chi vuole approcciare il Trading sono quelle che farei ad uno che vuole fare genericamente sport. Partirei dal Mindset. perché vuoi fare sport? Quale risultato vuoi raggiungere con lo sport? Una volta risposto a questo lo guiderei nello scegliere lo sport che può portarlo a quel risultato, insegnandogli che camminare sulla fune a 100 mt di altezza non è uno sport. Esiste chi lo fa, ma quella è tutta un altra storia.